Nuova Riveduta:

1Cronache 4:32

Avevano pure i villaggi di Etam, Ain, Rimmon, Tochen e Asan - cinque città -

C.E.I.:

1Cronache 4:32

Loro villaggi erano Etam, Ain, Rimmòn, Tochen e Asan: cinque città

Nuova Diodati:

1Cronache 4:32

I loro villaggi erano Etam, Ain, Rimmon, Token e Ashan: cinque città,

Riveduta 2020:

1Cronache 4:32

Avevano pure i villaggi di Etam, Ain, Rimmon, Tochen e Asan: cinque terre,

La Parola è Vita:

1Cronache 4:32

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

1Cronache 4:32

Aveano pure i villaggi di Etam, Ain, Rimmon, Token ed Ashan: cinque terre,

Ricciotti:

1Cronache 4:32

Essi avevano i villaggi di Etam, Aen, Remmon, Tochen e Asan: in tutto cinque città.

Tintori:

1Cronache 4:32

Furon pure loro villaggi Etam, Aen, Remmon, Tochen, Asan: cinque città;

Martini:

1Cronache 4:32

E i loro villaggi: Etam, e Aen, Remmon, e Thochen, e Asan, numero cinque.

Diodati:

1Cronache 4:32

E le lor castella furono Etam, ed Ain; Rimmon, e Tochen, ed Asan, cinque terre;

Commentario abbreviato:

1Cronache 4:32

Capitolo 4

Genealogie

Versetti 1-43

In questo capitolo abbiamo un ulteriore resoconto di Giuda, la più numerosa e la più famosa di tutte le tribù; anche un resoconto di Simeone. Il personaggio più notevole di questo capitolo è Iabes. Non ci è dato sapere per quale motivo Iabes fosse più onorevole dei suoi fratelli, ma scopriamo che era un uomo che pregava. Il modo per essere veramente grandi è cercare di fare la volontà di Dio e pregare ardentemente. Ecco la preghiera che fece. Iabes pregava il Dio vivente e vero, che solo può ascoltare ed esaudire la preghiera; e nella preghiera lo considerava come un Dio in alleanza con il suo popolo. Non esprime la sua promessa, ma la lascia intendere; temeva di promettere con le proprie forze e decise di dedicarsi interamente a Dio. Signore, se vuoi benedirmi e conservarmi, fai di me ciò che vuoi; sarò ai tuoi ordini e a tua disposizione per sempre". Come si legge nel testo, questo era il linguaggio di un desiderio ardente e affettuoso: "Oh, che tu mi benedica! Quattro cose per cui Iabes pregò. 1. Che Dio lo benedicesse davvero. Le benedizioni spirituali sono le migliori: Le benedizioni di Dio sono cose reali e producono effetti reali. 2. Che gli avrebbe allargato la costa. Che Dio allarghi i nostri cuori e quindi la nostra parte in sé e nella Canaan celeste dovrebbe essere il nostro desiderio e la nostra preghiera. 3. Che la mano di Dio sia con lui. La mano di Dio con noi, per guidarci, proteggerci, rafforzarci e per operare tutte le nostre opere in noi e per noi, è una mano del tutto sufficiente per noi. 4. Che lo tenesse lontano dal male, dal male del peccato, dal male dei problemi, da tutti i disegni malvagi dei suoi nemici, affinché non lo ferissero e non lo rendessero un Iabes, un uomo di dolore. Dio esaudì la sua richiesta. Dio è sempre pronto ad ascoltare le preghiere: il suo orecchio non è ora pesante.

Riferimenti incrociati:

1Cronache 4:32

Gios 19:7

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